Ma ho questo contro a te : che tu tolleri quella donna Jezabel

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Apocalisse 19 – 23

Io conosco le tue opere e il tuo amore e la tua fede e il tuo ministerio e la tua costanza, e che le tue opere ultime sono più abbondanti delle prime. Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl’idoli. E io le ho dato tempo per ravvedersi, ed ella non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d’essa. E metterò a morte i suoi figliuoli; e tutte le chiese conosceranno che io son colui che investigo le reni ed i cuori; e darò a ciascun di voi secondo le opere vostre.

Questi versetti sono contenuti nel Libro dell’Apocalisse o Libro della Rivelazione di Giovanni, il discepolo che Gesù amava, come lui stesso si definiva e sono tratti dalla lettera rivolta dal Signore e Salvatore Gesù Cristo all’angelo di Tiatiri, cioè al pastore della chiesa cristiana della città di Tiatiri, in Asia Minore.

a ) Gesù si rivolge all’angelo della chiesa cristiana di Tiatiri, cioè al suo pastore, al suo conduttore, al responsabile della comunità cristiana di Tiatiri e incomincia il suo discorso facendo conoscere il suo gradimento per la fede salda che egli ha ed inoltre per il suo ministerio caratterizzato da amore , da costanza e da un miglioramento continuo nel fare delle opere buone che sono sempre più abbondanti col passare del tempo.

b ) Gesù però continua il suo discorso con un ammonimento severo al conduttore della chiesa cristiana di Tiatiri, ordinandogli cioè di non proseguire nel suo atteggiamento di tolleranza verso una determinata donna che faceva parte di questa comunità cristiana, che Gesù chiama Jezabel. Quindi il Signore Gesù fa intendere chiaramente di essere indignato nei confronti del pastore di Tiatiri per il suo atteggiamento debole, tollerante e permissivo nei confronti del comportamento malvagio della donna Jezabel, che si trovava all’interno della sua comunità cristiana. Jezabel  non doveva essere assolutamente tollerata dall’assemblea dei santi di Tiatiri, ed in primo luogo dal suo conduttore, il quale doveva quindi avere un atteggiamento forte e coraggioso nell’opporsi al comportamento scorretto ed iniquo di questa donna.

c ) Gesù passa quindi ad elencare i motivi per i quali il conduttore della chiesa di Tiatiri non doveva tollerare Jezabel ed il suo comportamento peccaminoso. I peccati di quella donna erano : 1 ) il peccato della menzogna : ella era innanzitutto una donna menzognera, in quanto si dichiarava una profetessa, ma in realtà era solo una falsa profetessa e quindi si attribuiva un dono spirituale che non aveva; 2) il peccato dell’insegnamento : ella insegnava in quella chiesa, e questo era un altro grave peccato, in quanto per disposizione di Dio, non è permesso alle donne di insegnare all’interno dell’assemblea dei santi perché ciò è prerogativa solo degli uomini; 3) il peccato della fornicazione : ella quindi seduceva i servitori di Gesù Cristo, cioè i suoi discepoli cristiani di quella chiesa e praticava la grave pratica malvagia della prostituzione sacra, cioè esercitava l’esercizio della prostituzione durante la pratica del culto religioso con altri membri della comunità cristiana di Tiatiri. 4 ) il doppio peccato dell’idolatria e del mangiare cose sacrificate agli idoli : ella quindi seducendo  gli altri cristiani di quella comunità, durante la sua attività religiosa, faceva praticare loro anche l’adorazione ad idoli, cioè a varie statue cosiddette sacre e li induceva a mangiare le cose che venivano offerte come sacrificio a questi idoli, pratica malvagia in abominio al solo e vero Dio, il Dio di Abramo, d’Isacco e di Giacobbe, che è benedetto in eterno. Quindi questa donna aveva un comportamento ribelle, malvagio e disubbidiente nei riguardi dei santi e giusti comandamenti di Dio.

d ) Gesù inoltre ricorda al pastore di Tiatiri la grandezza della sua misericordia : infatti aveva dato del tempo affinché Jezabel si ravvedesse, cioè comprendesse la gravità del suo peccato contro la chiesa di Dio, che corrisponde in pratica al peccato di fornicazione della chiesa e quindi le aveva concesso del tempo affinché comprendesse il suo stato di peccato, si pentisse delle sue opere malvagie ed infine chiedesse a Dio il perdono per tutti i peccati commessi fino a quel momento, ma ella invece non aveva voluto ravvedersi ed aveva invece continuato nella sua ribellione verso i giusti e veraci precetti di Dio. Questo significa che Dio dà il tempo e la possibilità ad un suo figlio adottivo, in quanto discepolo di Gesù Cristo, di ravvedersi dal suo stato di peccato e quindi se si svia dalla fede e commette dei peccati ha la possibilità di potersi ravvedere e quindi di tornare al Signore chiedendo perdono per i peccati commessi.

e ) Questo comportamento malvagio e prolungato aveva infine portato quindi il Signore Gesù Cristo ad esercitare il suo giusto giudizio e quindi a decretare il giusto e terribile castigo che ella meritava per la sua persistente attività malvagia e ribelle agli occhi di Dio. Il Signore Gesù avrebbe messo Jezabel sopra un letto di dolore, quindi avrebbe punito Jezebel procurandole grande dolore e sofferenza nella sua vita. Inoltre avrebbe punito severamente anche quei cristiani che commettevano adulterio con Jezabel procurando loro una grande tribolazione, una grande afflizione, se non si fossero ravveduti anche loro delle loro opere malvagie e se non si fossero pentiti amaramente davanti a Dio. Infine Gesù gli fa sapere una sua ultima terribile sentenza e cioè che avrebbe messo a morte i figlioli di Jezabel e quindi avrebbe esteso i suoi terribili giudizi di castigo anche sui figli di quella donna ribelle e malvagia.

f ) Infine Gesù afferma in maniera solenne che ancora una volta verrà compresa dagli esseri umani quale sia sia la grandezza e la potenza del suo nome, in quanto egli è colui che è in grado di esplorare ed investigare in maniera giusta e completa ogni persona, scrutando sin nel profondo dei loro pensieri e dei loro sentimenti ed inoltre verrà ancora una volta dimostrata la sapienza della sua infallibile giustizia, perché egli è in grado di dare a ciascun essere umano la giusta retribuzione secondo le opere da lui compiute durante la sua vita terrena. Quindi in pratica Gesù esorta i cristiani a non dimenticare mai di dimorare in lui e nel suo amore ed a perseverare nel loro cammino di santi in maniera degna del ravvedimento ed in santità ed onore e di stare attenti  a non sviare dalla fede ed a non deviare dal sentiero della vita che conduce alla fine dei giorni su questa terra alla salvezza nella vita eterna.

Chi ha un cuore pronto all’ascolto della parola di Dio, mediti su quello che la Sacra Scrittura afferma.